Un amore in chiave di Sol - Capitolo 4

{ Il giorno dopo } - Il campeggio era come una scuola, ma c'erano alcune differenze: le uniche materie erano canto, strumento e ballo; era più divertente e non c'erano compiti per casa. Era il primo giorno delle lezioni e le ragazze si stavano preparando... "Cosa vuol dire O.L.?" Eleonora stava guardando l'orario delle sue lezioni con aria confusa, e Nicole uscì dal bagno e le rispose "Vuol dire Ora Libera. Tutti ne hanno 2 ogni settimana, un'ora dove siamo liberi..." Eleonora sorrise "forte, qual'è la vostra prima lezione?" Jessica guardò il suo orario "Ballo, anzi meglio avviarmi, se voglio arrivare in orario!" Jess, uscì dalla baita salutando le amiche, e corse verso la classe. Arrivò in tempo, vide ragazze e ragazzi dall'aspetto sconosciuto, ma ci avrebbe fatto amicizia. Si mise appoggiata su una parete ad aspettare il professore, e vide che non era l'unica a stare da sola, in fondo era solo il primo giorno, non tutti si conoscevano. Ma sentiva già che qualcuno di loro sarebbe entrato nella sua vita, facendo nuove amicizie. La porta si aprì e arrivò un uomo, non era vecchio, ma di certo era più grande dei ragazzi diciottenni in quella stanza. Quando l'uomo arrivò al centro della stanza parlò: "Bene, io sono il vostro professore di ballo. Prima di cominciare vi dirò che non faremo solo un tipo di ballo, ma faremo molti tipi. Ad esempio, oggi inizieremo con un ballo di coppia!" Alcuni ragazzi fecero delle facce leggermente schifate "So che a alcuni di voi non piace, ma siccome molti ragazzi si imbarazzano a ballare davanti a tutti... (il professore prese qualcosa da una scatola dietro di lui), oggi ballerete indossando delle maschere!" Le facce schifate, diventarono facce interessate. Ballare con le maschere toglieva l'insicurezza, e i ragazzi si sentivano più tranquilli. Jessica, felice, non sapeva che tra gli altri ragazzi lì, c'era uno dei ragazzi che dividevano la baita con Jason e Marco, più precisamente c'era Alessandro. Nessuno dei due conosceva l'altro e, senza sapere di essere nella stessa stanza, si misero la maschera. Il professore tornò a parlare "ora sceglietevi un compagno o una compagna e ballate la musica che vi metterò" si sentì il brusio di sottofondo dei ragazzi che sceglievano con chi ballare, e guarda il caso, Alessandro si diresse proprio verso Jessica, naturalmente senza sapere chi fosse, le porse la mano, ma non disse nulla. Lei per risposta gli prese la mano, poco dopo il professore mise una musica lenta, e i due ballarono come il resto della classe. Sembrava si conoscevano da sempre, visto che ballavano in perfetta sincronia, quando lui voleva farla girare su se stessa, lei riusciva a capirlo solo guardandolo negli occhi, che non erano nascosti dalla maschera. Il ragazzo moro e la ragazza bruna, che ballavano come se fossero professionisti. E poi... puf, la musica si fermò e loro non se l'aspettavano, anzi sembrarono quasi delusi. Dovettero guardare il professore che fece un discorso che sembrava non finire mai, persino i ragazzi più duri avrebbero preferito tornare a ballare. L'ora finì, che il professore doveva ancora finire di parlare. La classe si affrettò a togliere le maschere, Alessandro cercò la ragazza con cui aveva ballato, ma lei gli stva dando le spalle. Quando uscirono, lui la perse completamente di vista. Poi ad un tratto, dal nulla, riuscì a riconoscere il vestito della ragazza. Stava frugando nella sua borsa, Lui le arrivò dietro e, camminando accanto a lei, parlò : "Ciao, ehm... sono il ragazzo con cui hai ballato prima, mi chiamo Alessandro" lui le porse la mano, e lei, che aveva smesso di guardare la borsa, la strinse. "Jessica, mi chiamo Jessica" sorrise, ma lui no. Alessandro rimase paralizzato. Jessica? Quella ragazza era la SUA Jessica, ma che ci faceva in quel campeggio? ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 22.13 - 25/11/2011 - by lfc97

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