Miku & Kaito [READ DESCRIPTION]

I tacchi risuonano sulle piastrelle di quel pavimento immensamente rettilineo e profondo. Il fruscio dello strascico di pizzo nero che striscia il terreno accompagna ogni tuo singolo movimento, il lungo vestito, d'ebano e alabastro, avvolge i fluidi movimenti. Arrivi alla fine di quel lungo corridoio trovandoti davanti un portone di legno scuro decorato. Sai cosa ti aspetta al di là di quel portone... l'alta società che hai sempre sognato. Le feste danzanti accompagnate dal ritmo della musica d'orchestra. Questo è il giorno più bello della tua vita, il giorno del tuo ingresso in società. Ma la festa a cui partecipi non è un semplice ricevimento. E' la festa in maschera tipica di carnevale pertanto fai calare anche tu la maschera sul tuo volto mentre nel frattempo abbassi il corpetto un pò più giù delle spalle. Avevi solo sei anni l'ultima volta che ti hanno vista... adesso ne hai sedici. Puoi osare mostrando a tutti la donna che sei diventata. Senza esitazione, spingi le ante del portone. Detesto queste stupide feste e detesto tutte queste stupide pagliacciate. Ogni anno è sempre la stessa storia che si ripete. Lord Kagamine organizza questi party per compiacere i riccastri dell'alta società. La sua figlioccia, Rin, mi si avvicina altezzosa e civettuola tentando di strapparmi uno o più inviti a ballare mentre il suo gemello mi scruta con quel suo cipiglio canzonatorio. Quanto li detesto! Ma quando scocca la mezzanotte? Quando finirà finalmente tutta questa sfarzosa falsità? Dei mormorii attirano la mia attenzione, dei gentiluomini stanno ammirando qualcuno attraversare la sala, ma chi? Una giovane dai lunghi capelli verde acquamarina attraversa la sala da sola, senza accompagnamento, con passo sicuro e certo, il mento sollevato come se volesse sfidare tutti i presenti. Si presenta davanti a Lord Kagamine inchinandosi con grazia. Chi sarà mai quella principessa verde apparsa dal nulla? Continuo a guardarla fino a quando i nostri occhi si incrociano, zaffiro e acquamarina si scrutano per parecchi secondi. Quella giovane da quando è entrata dà l'impressione di voler sfidare l'intera sala, ma non sarò io il primo a distogliere lo sguardo. E' così che, i nostri occhi celati dalle relative maschere, continuano ad amalgamarsi fra di loro. Spiacente piccola, non perderò questa sfida!. Finalmente, la giovane distoglie i suoi occhi dai miei. Prima di togliersi completamente dalla mia visuale mi lancia un dolcissimo sorriso. Ma chi è quella ragazza? Tre giorni sono passati dalla festa in maschera, dopo il divertimento è giunto il momento delle formalità. Ti rechi al palazzo di tuo zio, quel palazzo che fin da piccola era la dimora dove trascorrevi le tue estati, la tua infanzia. In particolare, ricordi che le passavi in giardino, con il tuo cuginetto più grande di te di quattro anni. Ci sarà anche lui oggi dentro la dimora? Ti auguri di si perchè speri tanto di poterlo rivedere. Quel cuginetto dai profondi occhi blu e dalla passione tanto amata per la musica e il violino. E mentre percorri il corridoio per raggiungere le stanze private di tuo zio ti soffermi con aria nostalgica a guardare un quadro. Ci sei tu in quel quadro, la graziosa bambina paffutella con i capelli raccolti in codini alti, abitudine rimasta nel tempo. E c'è il tuo cuginetto più grande con il suo violino in mano. Un ritratto fatto quando eravate bambini.

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