L'unico fra tanti.Capitolo 2.

Capitolo 2:Il mio speciale vicino di casa. Mi alzo dalla sedia e mi dirigo fuori dal pub il più veloce possibile ma sento che Ed mi sta fissando anzi che mi sta seguendo. Mi afferra per un braccio:-Che succede? Perché te ne vai?-mi chiede. Non so che dire, così mi giro e mi fermo a pensare. -Scusa ma mi sono appena ricordata di avere un impegno molto importante-gli dico allora lui mi risponde:-Beh, bastava dirlo. Ti lascio il mio numero così se vorrai potremmo rivederci- Si è messo una mano in tasca e sta tirando fuori qualcosa. è una penna. Ha preso la mia mano, riesco di nuovo a sentire quella sensazione che fa accelerare il battito del mio cuore. è una sensazione inspiegabile. Mi sta scrivendo sulla mano il suo numero, la sua mano è ferma e molto calda. Poi dolcemente avvicina la mia mano alle sue labbra e con un leggero sfioro la bacia. Arrossisco ma in me c’è ancora un po’ di timore. Sta succedendo di nuovo, ci fissiamo. I suoi occhi sono penetranti e bellissimi. Riemergo nella realtà, mi giro dandogli le spalle e vado verso il mio portone di casa. Salgo quei pochi gradini che mi conducono alla porta, la apro e poi la chiudo lasciando dietro di essa Ed e il suo fascino irresistibile. Non so cosa sia successo stasera ma credo che domani mattina al mio risveglio lo chiamerò. 9.00 a.m la sveglia assordante sta suonando nel mio orecchio. Noi vampiri siamo abituati a svegliarci presto la mattina. Esco fuori dalla porta di casa per prendere il giornale. Non ci posso credere!!! Ed abita nell’appartamento di fronte al mio! Come faccio a saperlo? La cosa bella dei vampiri è che riescono a sentire l’odore del sangue di una persona ed io ricordo perfettamente quello di Ed. Allora mi devo fare coraggio. Mi avvicino e suono al campanello. La porta si apre e mi trovo davanti ad una ragazza bellissima(in questo molto simile ad Ed). –Scusa credo di aver sbagliato posto-le dico. Sento un’altra voce arrivare da lontano:-Annabelle! Chi è alla porta?!-è Ed, saprei riconoscere quella voce così calda e suadente dappertutto. Ora sento dei passi veloci avvicinarsi alla porta e da dietro di essa è appena spuntato Ed. -Dio, come è sexy-dico a bassissima voce per non farmi sentire. Era a petto nudo, addominali e pettorali scolpiti. Mi si sono illuminati gli occhi per l’emozione e la felicità di vederlo. –Ehi, non startene li impalata, entra pure-mi sta dicendo. Io un po’ esitante entro. Casa sua è davvero bellissima, mobili antichi, tavoli di cristallo. Ci siamo appena seduti e lui mi chiede:-Come facevi a sapere che abito qui?- Di certo non posso dirgli che sono un vampiro e che ho sentito l’odore del suo sangue, quindi gli dico:-Ho letto il tuo nome sul campanello- -Strano visto che non c’è la targhetta con il mio nome-ribatte lui. Adesso sono davvero nei casini, mi alzo velocemente dalla sedia. –è mai possibile che tu scappi sempre lasciandomi qui, sei strana-dice Ed. -Mi sono ricordata che la giornata è lunga ed io devo ancora togliere la mia roba da dentro i pacchi-ovviamente ho inventato tutto anche se in realtà devo davvero sistemare la mia roba. -Che ne dici di una cena stasera?-mi fermo di colpo e mi giro. Non posso e non voglio rifiutare questa offerta. -Va bene, alle 20.30 al ristorante qui sotto-gli dico. Allora lui mi fa l’occhiolino e mi dice:-Ci vediamo li- Sono contentissima così esco dalla sua porta e saltando di gioia entro in casa mia. -Sarà una serata indimenticabile-

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